Che cosa rimane dell’immaginario dell’Oriente e in particolare dell’India come luogo favoloso e sconosciuto, in grado di accendere la fantasia e di rivelare il repertorio non sempre classificato o già consumato dalla nostra mediatica voracità? Una delle risposte è: la ricchezza straordinaria del materiale tessile.
Ecco perché ospiteremo Fabrizia con i suoi tessuti.
Molti sono i nomi che pronunciamo per definire i tessuti che hanno origini geografiche: molti di questi sono orientali.
Il Taftà dal persiano - tessuto -, il Damasco, il Percalle da Pargal, lo Sciantung da Chan-
Tung, il Surah o il Madras dalle omonime città indiane, il Casimiro o Cachemire, fino all’Indiana, una tela di lino o cotone dipinta su un solo lato usata già nel ’700 e molto di moda intorno a metà Ottocento..
La collezione è disegnata da Fabrizia che vive a Goa sei mesi all’anno e si dedica alla ricerca di tessuti coi quali realizza la collezione con l’aiuto di un bravo sarto locale. Molti di questi vestiti sono realizzati con il Sari, il capo principale delle donne indiane che, tagliato e assemblato diversamente, diventa qualcosa di nuovo. Nel corso degli anni la ricerca si é estesa a stoffe stampate con la tecnica dei blocchi di legno, dando luogo a collezioni di pigiami, camicie e abiti chemisier. Il lavoro di questa stagione propone inoltre una sezione dedicata all’arredo della casa con tovaglie, copriletti e stoffe con cui realizzare tende, cuscini, paraventi o rivestimenti murari.
Venite a trovarci per una pausa in questo fine settimana di elezioni, quindi vi accogliamo l’8 giugno dalle 15.00 alle 19.30 e il 9 giugno dalle 11.00 alle 17.00.
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